Scricchiola
l'alleanza franco-tedesca?

13/12/2011

Martedì 8 dicembre i leader europei si sono riuniti per l'ottava volta a Bruxelles per un nuovo disperato tentativo di salvare l'euro. Il fallimento di questi vertici non dipende tanto dalla volontà dei leader europei, quanto dalla realtà contingente in cui si trovano ad operare.

Le debolezze dell’unione monetaria dipendono da diversi fattori:

1)   da una parte la riluttanza dei paesi più forti a rinunciare alla sovranità in favore di Bruxelles;

2)   dall'altra lo squilibrio all’interno dell'eurozona fra nazioni creditrici e nazioni in debito, che rende difficile l’introduzione di una politica fiscale unitaria e integrata.

In cambio dell’aiuto ai paesi in difficoltà la Germania chiede riforme che trasferirebbero la sovranità sui budget nazionali a un'autorità europea appositamente costituita. È difficile far accettare una cosa simile all’opinione pubblica, specialmente in Francia e Inghilterra.

La proposta franco-tedesca di regolare e tassare le operazioni finanziarie a livello europeo è particolarmente inaccettabile per l'Inghilterra, la cui forza economica si basa soprattutto dalle attività finanziarie. Nonostante la Francia abbia fino a questo punto sostenuto le iniziative tedesche per preservare, insieme alla Germania,  la leadership dell’Unione, non potrà nascondere ancora a lungo le divergenze con Berlino.   Peraltro Sarkozy, a soli cinque mesi dalle elezioni presidenziali e con un livello di popolarità ai minimi storici, farà di tutto per non apparire sottomesso agli interessi tedeschi.

È evidente che una rottura dell'alleanza franco-tedesca sancirebbe il fallimento dell'unità europea e dell’euro.

Per risolvere la crisi economica e porre fine agli squilibri strutturali dell’UE occorre non solo che i paesi dell’euro cedano parte della propria sovranità, accettino drastiche misure fiscali, ma che si spartiscano anche collegialmente l’importo complessivo del debito. In poche parole occorre un’unione politica. È tuttavia difficile che le élite europee, alle prese con pesanti sacrifici economici che minano la loro popolarità, siano pronte o capaci di fare davvero accettare ai loro popoli decisioni simili.

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