Osservando la mappa (in alto) si colgono immediatamente vantaggi e svantaggi della geografia laotiana.
Privo di accesso al mare e prevalentemente montuoso, il Laos sin dal XIV secolo, cioè da quando divenne un paese a se stante, ha avuto bisogno della collaborazione e della protezione di altre potenze regionali e internazionali, fra cui Vietnam, Tailandia, Myanmar e, in epoca coloniale (1893-1953), la Francia. Tuttora l’80% dell’economia del paese dipende dal commercio con i paesi limitrofi – principalmente dall’ esportazione di energia elettrica, minerali e legname. Il Laos è stato spesso vittima delle competizioni regionali: fu invaso più volte nel corso della storia dai vicini, che lo considerano uno ‘stato cuscinetto’.
Alla fine del colonialismo Vientiane cadde sotto l’egemonia del Vietnam. Negli ultimi anni però ha preso le distanze da Hanoi, avviando una politica estera più indipendente.
Il Laos fa parte di alcuni blocchi economici regionali, fra cui l’ASEAN (Association of Southeast Asian Nations) e il GMS (Greater Mekong Subregions), che favoriscono l’integrazione economica regionale.
I fattori che stanno attizzando la competizione regionale potrebbero fare del Laos un attore importante negli anni a venire:
1) la maggior presenza della Cina, che intende aumentare la propria influenza nella regione;
2) il crescente interesse degli USA e dell’India, che punta a contenere l’espansionismo cinese;
3) i cambiamenti di politica che stanno avvenendo in Myanmar, che porteranno ad una maggiore apertura economica della regione.
Il Laos ha la possibilità di diventare un corridoio per il trasporto delle merci nella regione. Deve perciò puntare sull’ampliamento delle infrastrutture di trasporto, per ora assai limitate.
Le strade asfaltate (mappa a destra), su cui transita circa l’80% delle merci, sono cresciute notevolmente dal 1995 al 2009, passando da 18.300 km a 39.500 km. Tuttavia si tratta di infrastrutture che spesso vengono danneggiate da frane e smottamenti nel periodo delle piogge.
Il paese è pressoché privo di reti ferroviarie (ne esiste solo una lunga 3,5km, che collega Nong Khai, in Tailandia, all’autostrada che prosegue a Nord verso Vientiane).
Cina e Laos hanno siglato un accordo per la costruzione di una ferrovia ad alta velocità lunga 400 km fra Boten, sul confine nord del paese, e Vientiane, che sarà finanziata al 70% da Pechino (il costo del progetto è di $7 miliardi).
Occorre poi aumentare il numero di ponti sul Mekong (mappa a lato) per diminuire l’isolamento e favorire l’integrazione economica con gli altri paesi della regione.
Il Laos dovrà anche cercare di sviluppare una base industriale efficiente per esportare i propri prodotti.
Vista la posizione geografica, il Laos sarà sempre dipendente dalle decisioni dei paesi circostanti, perciò ha grande interesse a integrare le proprie infrastrutture di trasporto con i paesi circostanti prima che i venti cambino, e gli altri attori regionali possano perdere interesse a investire nel futuro del paese.
I vostri commenti
Per questo articolo non sono presenti commenti.
Lascia un commento
Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!
Accedi
Non sei ancora registrato?
Registrati