Egitto
chi sceglieranno i laici?

01/06/2012

 

Al prossimo ballottaggio per l’elezione del presidente gli Egiziani islamisti e tutti coloro che  hanno molto da perdere dal persistere del vecchio regime militare voteranno per Mohammed Morsi. Tutti i fautori dell’ordine garantito dal regime militare e coloro che temono più l’islamismo che il regime esistente voteranno per Shafiq. Quale dei due candidati prevarrà dipenderà da come voteranno i laici democratici, i giovani di piazza Tahrir: temeranno di più  il potere dei militari, o quello degli lslamisti? Loro sono l’ago della bilancia. Si tratta di una piccola percentuale di voti, ma potrebbero essere proprio i voti decisivi. I Copti già al primo turno hanno votato per Shafiq: temono gli islamisti più dei militari. Ma i laici di cultura islamica come voteranno?

I giovani di piazza Tahrir e le cancellerie occidentali probabilmente non pensavano che l’esito della primavera araba fosse la scelta fra gli islamisti e i militari, perché tutti avevano sottovalutato il sostegno popolare per i militari i quali, pur con  corruzione e repressione, hanno garantito decenni di stabilità e di pace.  

L’illusione che in Egitto esistesse un forte movimento pro-democrazia di stile occidentale che potesse portare allo sgretolamento del regime militare e all’instaurarsi di un sistema di tipo liberale appare ora una nostra ingenuità, dettata dalla scarsa conoscenza della realtà del mondo arabo ed egiziano. Ora  guardiamo timorosi alla realtà siriana. Anche in Siria il regime di Assad pare avere più appoggi nella popolazione di quanto si credesse o si sperasse in occidente. E l’occidente non sa che fare, prende tempo, fa proclami ma non agisce.

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