La Finlandia sta valutando la possibilità di inviare i propri caccia a collaborare con la NORDEFCO (Cooperazione di Difesa dei paesi Nordici) per controllare lo spazio aereo islandese. Una decisione definitiva sarà presa entro quest’anno.
La Finlandia non vuole rovinare i rapporti con Mosca, e per questo ha finora esitato a dare il proprio apporto militare alla Cooperazione Nordica. La Finlandia è fortemente legata alla Russia sia dal punto di vista economico che militare, visto che condivide con la Russia circa 1300 chilometri di confine. La Finlandia è ben integrata in Europa ed è membro dell’Eurozona, ma dipende moltissimo dalla Russia per il commercio e per l’energia.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica la Finlandia e la Russia hanno stretto un’ intesa: la Russia non interferisce nell’indipendenza finlandese, in cambio Helsinki non entra nella NATO, per evitare frizioni con Mosca.
L’attuale governo finlandese ora cerca d’instaurare rapporti più stretti con i paesi baltici e nordici. Verso la fine del 2009 Islanda, Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia hanno formato NORDEFCO, che non è una alleanza militare, bensì l’utilizzo in comune delle forze di difesa dei cinque paesi, per ridurre i costi della difesa e massimizzarne i benefici. La decisione della Finlandia di inviare aerei per la sorveglianza dei cieli islandesi sarebbe un gesto di avvicinamento al NORDEFCO.
La dipendenza economica della Finlandia dalla Russia.
La Finlandia importa circa due terzi dell’energia dalla Russia, anche se Helsinki per diminuire questa dipendenza sta aumentando i reattori nucleari.
I primi dati del 2012 indicano che, mentre le esportazioni della Finlandia nei paesi dell’ EU si sono ridotte, quelle verso la Russia sono salite al 9% del totale. Inoltre l’industria finlandese si attende grossi benefici dai progetti russi per le infrastrutture. Per esempio il gruppo Nokia Siemens, gruppo misto finlandese-tedesco, alla fine del 2011 è stato scelto per realizzare il progetto di ammodernamento del sistema di telecomunicazioni russo.
In passato specifiche barriere doganali poste dai Russi hanno danneggiato l’economia finlandese. Quando nel 2007 la Russia aumentò le tasse sull’esportazione del legname, per esempio, si ebbero gravi ricadute sull’industria della carta finlandese, che all’epoca rappresentava il 10 % del PIL nazionale.
I vostri commenti
Per questo articolo non sono presenti commenti.
Lascia un commento
Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!
Accedi
Non sei ancora registrato?
Registrati