Il 7 giugno 2012 il dipartimento di stato statunitense ha aggiunto i nomi di sette leader del gruppo islamista armato al Shabaab alla lista del programma Reward for Justice (RFJ), che ricompensa chi fornisce informazioni utili a trovare o uccidere i nemici degli USA. È la prima volta che il programma include militanti di questo gruppo, che opera in Somalia. Le taglie vanno da 3 a 7 milioni di dollari, la taglia più alta è sulla testa di Ahmad Agdi Godane, conosciuto come Abu Zubayr, cofondatore e leader transnazionale del gruppo. È significativo che il comandante delle milizie, Shaikh Massan Dahir Aweys, non compaia nella lista. Aweys, militante islamista di vecchia data, si prepara a concorrere per le elezioni in Agosto e non ha mire transnazionali.
La posizione di al Shabaab è indebolita dalla presenza delle truppe dell’Unione Africana (AMISOM) in Somalia, che collaborano con le forze del Governo Federale di Transizione (TFG) che controllano Mogadisco, e per l’operato delle forze keniote, sostenute dai gruppi militanti locali di Ras Kamboni. I kenioti e Kamboni si avvicinano sempre più al porto di Kismayo, roccaforte del movimento al Shabaab.
Gli Stati Uniti non vogliono essere coinvolti direttamente nel conflitto somalo, ma le informazioni raccolte dal programma RFJ potrebbero fornire obbiettivi precisi per effettuare incursioni con droni o aerei, e anche per le forze di terra del Governo Federale di Transizione somalo.
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