Cina: la campagna per il controllo
di mari e cieli

04/07/2012

 

La Cina tiene un basso profilo sulla scena internazionale, ma sta sviluppando a rapidi passi la marina e l’aviazione. La Cina ha già più di 60 sottomarini, e ne avrà altri 15 fra pochi anni. L’ultimo modello, con motore sia diesel sia elettrico, ha anche un sistema indipendente di propulsione ad aria ed è molto difficile da tracciare col sonar. La Cina inoltre avrà presto più navi militari nel Pacifico degli USA, e sta costruendo  mezzi anfibi che possono portare 800 uomini, mezzi da sbarco, hovercraft, cingolati, elicotteri… Oggi la Cina è il maggiore costruttore di  navi al mondo, la Corea del Sud è passata al secondo posto.  

Marina militare significa anche aereonautica militare, da quando sono state usate le portaerei. Dal 2000 a oggi la Cina ha portato la sua flotta di aerei da combattimento di quarta generazione da 50 a 600 unità, riducendo invece il numero di aerei di vecchia generazione.  

Il problema principale della Cina è ora l’addestramento del personale  per i combattimenti aria-mare. Una portaerei è un sistema molto complesso che richiede grande capacità di programmazione ed un lungo addestramento specifico di molte migliaia di uomini, che non è facile immaginare senza esperienza. La marineria è un’arte sempre più difficile. 

Anche il livello di sofisticazione tecnologica di sottomarini, navi ed aerei cinesi è ancora lontano da quello degli USA: non c’è dubbio che la Cina non potrebbe tener testa agli USA in combattimento  diretto.  Però può mostrare un potenza egemone a livello regionale, che può cambiare gli equilibri. 

Gli USA stanno conducendo nel mese di luglio 2012 manovre militari congiunte nell’area del Pacifico, cui hanno invitato 22 paesi che si affacciano sul Pacifico, ma non la Cina. Saranno utilizzati nelle manovre anche i sottomarini atomici degli USA. 

E’ chiaro che gli USA rimangono i garanti della libertà di navigazione del Pacifico, che questo ruolo serve a tutti, anche alla Cina, e che per questo motivo, oltre che per la superiorità degli armamenti, l’egemonia degli USA sul pacifico non verrà sfidata apertamente. Però si stanno aprendo scenari per cui occorre mettere in conto che si possa arrivare  un giorno ad uno scontro fra Cina ed USA. 

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