Il potassio è il fertilizzante più usato nel mondo, il più economico rispetto alla resa. La Cina ne produce, ma non a sufficienza. Importa il 60% del proprio fabbisogno, che rappresenta oltre un terzo del fabbisogno mondiale. Canada, Russia e Bielorussia sono i grandi produttori mondiali di potassio. Giordania, Israele, Cile e Germania sono piccoli produttori ed esportatori. La Belarusian Potash Co.(BPC) e la canadese Canpotex insieme hanno l’80% delle riserve globali di potassio e il 65% della produzione mondiale. La BPC esporta in Cina e India, la Canpotex in occidente e agli altri paesi asiatici.
La Cina, che da tempo adotta la strategia di investire in miniere e terre agricole all’estero, sta cercando di acquistare pacchetti di azioni di produttori di potassio. Ha offerto di entrare nel capitale della BPC, proprio mentre Minsk sollecitava investimenti dall’estero. Ma i Russi hanno fatto pressione su Minsk, che invece di accettare l’offerta cinese ha aumentato il prezzo delle azioni. Anche l’acquisto di azioni in Canada non è riuscito. La concorrenza dell’India e del Brasile, paesi che dipendono entrambi al 90 % dall’importazione di potassio per la propria agricoltura, ha fino ad ora penalizzato le offerte cinesi. Perciò i Cinesi stanno trattando con i produttori minori, cercano di investire nella produzione in Giordania e Israele, cioè nei giacimenti del Mar Morto.
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