L’India nella sua lunga storia ha sempre contato sulla grande ricchezza delle sue pianure, per cui non ebbe mai bisogno di avventurarsi sui mari alla ricerca di risorse per far sopravvivere la popolazione. L’interesse indiano per gli oceani iniziò nel 1858, quando gli Inglesi colonizzarono il paese dal mare.
L’Inghilterra trasformò il subcontinente indiano nel cuore economico dell’Impero, influenzando profondamente la struttura economica del paese. Grazie agli ingenti investimenti inglesi nelle infrastrutture minerarie e logistiche (trasporti, porti) l’India divenne il principale fornitore di materie prime per l’industria tessile inglese. Vivendo di esportazione di materie prime, l’India non sviluppò l’industria manifatturiera locale, che rimase arretrata, incapace di reggere la competizione con le economie avanzate – e questo accrebbe lo spirito anticolonialista della popolazione.
Dopo l’indipendenza (1947), l’India si avvicinò all’URSS perché vedeva negli USA gli eredi della potenza coloniale britannica, che l’aveva dominata nel secolo precedente. Non avendo confini in comune con la Russia, riuscì a mantenere un buon grado di autonomia da Mosca, pur allineandosi politicamente.
La fine del comunismo e il crollo dell’URSS modificarono lo scenario geopolitico internazionale: la rapida ascesa delle economie orientali e la conseguente competizione per le risorse hanno spinto l’India a prestare maggiore attenzione agli oceani, su cui avviene la maggior parte dei commerci. Per questo motivo l’India negli ultimi anni ha ammodernato la flotta e ha aumentato la collaborazione con paesi ‘amici’ nella regione, ad esempio con il Giappone e il Vietnam, oltre che con gli USA, per contenere la Cina, nuova potenza regionale, e spostare la competizione dall’Oceano Indiano al Mar Cinese Meridionale.
Dato che l’economia dell’India è in crescita costante, Nuova Delhi deve impedire alla Cina di diventare egemone nell’Oceano Indiano, perché non può cederle il controllo delle rotte commerciali attraverso cui importa ed esporta materie prime e prodotti.
I risultati che l’India ha ottenuto in campo economico e militare le garantiscono la superiorità sul suo nemico storico: il Pakistan. Tuttavia gli ostacoli posti allo sviluppo economico dalle divisioni etniche e dall’indecisionismo cronico della classe politica indiana rischiano di limitarne le capacità navali negli anni futuri, che saranno decisivi per la sorte del paese.
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