Ecco una mappa della situazione sul terreno in Siria (cliccare per ingrandire): gli insorti controllano vaste aree a ovest dell’autostrada che collega Damasco e Aleppo, arteria del paese. I rifornimenti strategici ai ribelli giungono dal Libano e dalla Turchia. Assad controlla però i porti – Tartus e Latakia – e la strada di collegamento con l’Iraq.
Il 2 agosto scorso è avvenuta la defezione del generale di brigata Nasr Mustafa, cioè un membro dell’elite minoritaria al potere. È un segno evidente che anche il gruppo dei sostenitori più vicini ad Assad sta prendendo le distanze dal dittatore, forse nella speranza di poter ricostituire un governo senza Assad, ma senza rivoluzioni.
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