Seguendo le richieste dell’UE e del Fondo Monetario Internazionale, il Portogallo ha messo in vendita alcune aziende pubbliche. Interessate all’acquisto si sono dimostrati il Brasile e l’Angola, grazie ai legami commerciali e culturali legati al periodo coloniale, e alla aumentata emigrazione portoghese nelle ex-colonie negli ultimi anni, alla ricerca di condizioni migliori di lavoro.
Molte aziende portoghesi hanno succursali locali in Brasile o in Angola, che si sono attivate per l’acquisto della casa madre. Un altro paese interessato agli investimenti in Portogallo è la Cina. Ecco (tabella a fianco) le recenti acquisizioni di Angola, Brasile e Cina in Portogallo.
Il maggiore problema del Portogallo oggi è la grande debolezza delle sue banche, che hanno subito forti perdite su mutui e prestiti. Ciò nonostante i prezzi delle aziende messe in vendita, incluso il Banco Portugues de Negocios, erano talmente bassi che hanno trovato subito acquirenti.
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