Dopo quasi un anno di arbitrato, la polacca PGNiG e la russa Gazprom hanno siglato un accordo di cui non si conoscono i dettagli, ma che accoglie la richiesta polacca di uno sconto di circa il 20% sul prezzo del contratto stipulato nel 2010, quando la minaccia russa di sospensione delle forniture di gas aveva obbligato la Polonia a pagare anche il 30% in più del prezzo medio pagato dagli altri paesi europei. L’abbassamento dei prezzi − particolarmente benvenuto ora che la Polonia comincia ad avvertire i sintomi di un rallentamento economico − fa seguito a episodi simili nei rapporti dell’ultimo anno tra la Russia e i suoi principali clienti europei, in particolare Germania e Italia.
Mosca è da tempo oggetto di pressioni da parte dell’Unione Europea perché normalizzi i prezzi del gas naturale in tutto il continente. Incoraggiata dall’indebolimento della posizione russa sul mercato del gas dell’Europa occidentale, sia per il ricorso di alcuni stati allo LNG sia per il recente divieto di gestione della rete distributiva da parte dei fornitori di energia, la Commissione Europea ha avviato un’indagine sulle pratiche monopolistiche e anticoncorrenziali di Gazprom in Europa centrale. È un chiaro segnale alla Russia che deve essere più accomodante nei confronti delle nazioni dell’Europa centrale se vuole mantenere la posizione di principale fornitore di gas naturale all’intero continente. Lo sconto fatto alla Polonia è il primo segno tangibile che la pressione dell’UE sulla Russia perché applichi lo stesso trattamento a tutti gli stati membri sta dando frutti. Di fronte al pericolo di diversificazione regionale delle forniture e di liberalizzazione delle reti di distribuzione, la Russia accetta di praticare prezzi inferiori pur di mantenere la sua quota di mercato in Europa.
Ai paesi dei Balcani e a quelli dell’Europa centrale la Russia ha promesso una riduzione dei prezzi del gas naturale anche come incentivo per far loro sottoscrivere il più rapidamente possibile il progetto South Stream. In precedenza Mosca aveva offerto vantaggi simili a partner economici di prim’ordine come Germania e Italia per evitare che cercassero fornitori alternativi.
La Russia si mostrerà probabilmente accomodante sui prezzi in cambio del rinnovo di contratti a lungo termine, anche per mostrare all’Unione Europea di essere un partner commerciale affidabile, e placare le minacce dell’Unione Europea di avviare procedure legali contro la Russia per pratiche monopolistiche.
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