Il Kirghizistan ha ottenuto l’indipendenza nel 1991, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, di cui faceva parte. È un paese molto povero, e la divisione etnica e geografica fra il nord e il sud del paese – dovuta alla presenza di una insormontabile catena montuosa nel mezzo – è fonte di rivalità acute che a volte sfociano nella violenza.
Economia
Il Kirghizistan è uno dei paesi più poveri dell’ex Unione Sovietica, con un’economia basata soprattutto sull’agricoltura: cotone, tabacco (per l’esportazione) lana e carne. L’equilibrio della bilancia dei pagamenti dipende in gran parte dalle esportazioni di oro – proveniente dalla miniera di Kumtor – e dalle rimesse dei lavoratori all’estero – soprattutto in Russia.
Dopo l’indipendenza il paese ha adottato un’economia di mercato, privatizzando le industrie statali, varando la riforma agraria e modificando la legislazione per favorire la crescita e attrarre capitali stranieri. Dopo alcuni anni di crisi, nel 1995 la produzione ha ripreso lentamente a crescere, anche grazie all’introduzione di piani per la riduzione della povertà concertati fra l’ex presidente Bakiyev e le istituzioni finanziarie internazionali. La crescita ha subito un brusco arresto dopo i moti del 2010, che hanno danneggiato una parte delle infrastrutture del paese e causato la contrazione del PIL.
L’instabilità interna e i rapporti con l’estero
La popolazione del Kirghizistan è a maggioranza musulmana ed è composta per il 70% da Kirghisi, per il 15% da Uzbeki – che vivono soprattutto nella valle di Fergana – e per l’11% da Russi. Ci sono poi altre piccole minoranze. Dopo l’indipendenza si ebbero ripetuti scontri fra Uzbeki e Kirghisi nel Sud del paese, principalmente nella regione di Osh e Jalal Abad (vedi mappa), con alto numero di vittime. Le tensioni si aggravarono ulteriormente nel 2005, quando il governo del vicino Uzbekistan fece sparare sulla folla ad Andijian per reprimere una rivolta, e i ribelli fuggirono nel vicino Kirghizistan. Nel sud del paese è presente inoltre una cellula islamista, Hizb-ut Tahrir, che aggiunge ulteriore instabilità .
Il Kirghizistan è oggetto di competizione fra USA e Russia, che hanno entrambe basi militari nel paese. Molto importante per gli USA è la base di Manas, essenziale per le operazioni militari in Afghanistan. I leader kirghisi tentano di mantenersi in equilibrio fra le due potenze, senza schierarsi né con l’una né con l’altra, per ottenere il massimo beneficio da entrambe.
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