I termini
della rivalità Russia-USA

06/09/2013

La rivalità fra Russia e USA è parsa crescere dalla guerra di Georgia (2008) in poi. Recentemente la Russia ha dato asilo a Edward Snowden, ricercato per tradimento dagli USA, e ora si oppone alla proposta di intervento in Siria contro Assad, che a quanto pare ha usato il gas per uccidere i propri cittadini. 

Dietro le scene agiscono altre rivalità e altre paure. Durante il vertice del G20 a Pietroburgo il presidente Obama incontrerà rappresentanti dei gruppi che sostengono i diritti umani – inclusi i movimenti gay - e che si oppongono ad un terzo mandato di Putin. Fra questi sono prominenti il movimento Golos e il Moscow Helsinki Group, che Putin accusa di essere finanziati dagli USA. Si tratta di movimenti che alimentano l’opposizione interna, e si fanno sentire sempre più attraverso vari media, nonostante gli interventi repressivi del Cremlino. Per Putin questi movimenti sono una spina nel fianco.

Ma il problema di più lunga durata è di carattere strategico e riguarda il gas. Per la Russia è vitale che l’Europa continui ad acquistare il suo gas. Ora però gli USA stanno attrezzandosi per esportare gas naturale liquefatto (GNL) estratto da scisti, a prezzi competitivi. La Russia teme molto la possibile concorrenza americana, tanto più che non è ancora in grado di sviluppare impianti per la liquefazione del gas né di costruire navi per il trasporto del gas liquefatto, se non usando la tecnologia occidentale. Si tratta di tecnologie che fra qualche anno saranno note a tutti, ma non ora. La Russia teme che gli USA pongano l’embargo per impedire alla Exxon Mobil di collaborare con Gazprom per costruire il grande impianto pilota russo per il gas liquefatto, che è in progetto nel Baltico, nella regione di Pietroburgo.

Perciò la politica di Putin ha come obbiettivo primario il riassicurare l’Europa, sia per quanto concerne possibili avventurismi russi in Medio Oriente, sia per togliere credibilità alle ‘linee rosse’ americane (allo scopo di disgregare la NATO), sia per quanto riguarda il gas (per disincentivare la concorrenza americana). Questo comporta che la politica di Putin, per quanto oppositiva rispetto agli USA, deve essere abbastanza prudente e flessibile da non spaventare gli Europei. Per questo l’opposizione russa sulla questione siriana è più diplomatica e verbale che sostanziale: la Russia ha fornito alcune parti del sistema missilistico S-300 ad Assad, ma non fino a rendere il sistema utilizzabile per lanciare attacchi regionali.

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