Straordinario esperimento economico
in Cina

10/09/2013

Il 23 agosto il governo centrale cinese ha fatto un importante passo avanti verso la deregolamentazione dell’economia. Il Consiglio di Stato ha ufficialmente approvato la creazione di una zona di libero scambio a Shanghai, dove entreranno in vigore riforme mai applicate nelle zone economiche speciali create in passato: piena liberalizzazione dei tassi di interesse, piena convertibilità dello yuan e allentamento del controllo statale sul capitale delle imprese operanti nell’area, e istituzione del porto franco anche per le materie prime, che ora si immagazzinano invece a Singapore o in Corea. Un porto franco a Shanghai ridurrà i costi logistici per i commercianti sia cinesi sia esteri. Altre misure ridurranno le restrizioni all’apertura di filiali di banche straniere, incoraggeranno investimenti stranieri in settori sino ad ora interamente controllati dallo stato, come la sanità, e velocizzeranno le procedure doganali di import-export.

Se queste misure verranno applicate in modo integrale, la zona di libero scambio di Shanghai sarà la prova generale della liberalizzazione dell’economia cinese, pur in un sistema monopartitico. I nuovi leader cinesi stanno dimostrando ai mercati internazionali di essere pronti a varare riforme economiche davvero radicali.

 

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