Nell’ottobre scorso la marina venezuelana ha intercettato e fermato tre navi, una della Guyana, una di Trinidad e una per l’esplorazione dei fondali, di proprietà della società petrolifera americana Anadarko. In tutti i casi il Venezuela sostiene che queste navi sono entrate illegalmente nelle sue acque territoriali.
La nave dell’Anadarko stava esplorando i fondali davanti alla costa della Guyana, alla ricerca di possibili giacimenti petroliferi. Il Venezuela, stato indipendente e sovrano dal 1830, rivendica come proprio il 60% del territorio della Guyana fin dal 1841 (mappa a lato), quando gli Inglesi demarcarono i confini fra Guayana e Venezuela. La disputa sembrò superata da un trattato nel 1899, ma nel 1949 il Venezuela denunciò il trattato. Il presidente Chavez preferì non proseguire la disputa, ma cercò di attirare la Guyana nella propria orbita di influenza, all’interno dell’associazione Petrocaribe, che lega il Venezuela e gli altri paesi della regione con accordi petroliferi privilegiati rispetto al mercato libero. Ora Nicolas Maduro sembra voler cambiare politica.
La Guayana ha firmato la convenzione ONU che attribuisce la sovranità sulle acque fino a 200 miglia dalla costa. Nel 2012 ha chiesto di poterla estendere fino a 400 miglia dalla costa, fin dove arriva la piattaforma continentale, come ha fatto il vicino Suriname, ed è in attesa della risposta dall’ONU. Il Venezuela invece non ha firmato e non accetta la Convenzione ONU. La Guyana ha affidato l’esplorazione dei mari prospicienti le sue coste ad alcune società petrolifere, ma il Venezuela rivendica la sovranità sui mari e sui territori della Guayana a nord-ovest del fiume Essequibo. L’ONU ha nominato un incaricato speciale di seguire la disputa e di agire da intermediatore.
Per ora non si sono trovati giacimenti petroliferi in Guayana, né sulla terraferma, né in mare, ma si pensa che potrebbero essercene, dato che ci sono giacimenti sui fondali di Trinidad e del Suriname, che fanno parte della stessa formazione geologica (mappa a lato). Ci sono dunque le premesse perché la disputa fra Venezuela e Guayana si inasprisca.
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