Che cosa succede a Gibuti?

02/09/2014

Il 25 agosto all’ Aeroporto di Gibuti la Guardia Presidenziale ha aperto il fuoco per proteggere il presidente Ismail Omar Guelleh da un attentato. L’episodio segue l’arresto di diversi membri dell’esercito per tentato colpo di stato e si inserisce in un clima di tensione che vede un ingente dispiegamento di forze di sicurezza nelle strade della capitale. Già nel 2011 il Presidente gibutiano aveva dovuto affrontare forti proteste, in seguito alla modifica della costituzione che gli permise di candidarsi alle elezioni per un terzo mandato. 

Gibuti è uno dei punti chiave sulle rotte commerciali che collegano il Mediterraneo all’ Oceano Indiano attraverso il Canale di Suez e il Mar Rosso. Il ruolo commerciale e militare cruciale del porto di Gibuti − così come delle basi statunitensi e francesi presenti nel paese − fa si che la politica nazionale sia spesso determinata più dagli interessi delle potenze internazionali che da quelli interni.

Il porto di Gibuti funge da principale sbocco sul mare per l’Etiopia, che nel 1991 ha perso l’Eritrea e la costa sul Mar Rosso. La linea ferroviaria di 784 chilometri che collega Addis Abeba a Gibuti attualmente non funziona, ma la China Civil Engineering Construction Corporation ne sta costruendo una nuova. La linea è parte di un più ampio progetto di espansione della rete ferroviaria etiope e dovrebbe arrivare fino al Sud Sudan, che non ha altre vie di accesso al commercio. La Cina è inoltre presente nel porto di Gibuti attraverso la China Merchants Group, che ha acquistato parte della società che gestisce il porto.

Il porto di Gibuti ha anche un’importante funzione militare, poiché vi fanno regolarmente scalo navi statunitensi, europee, russe, cinesi, giapponesi, iraniane, sia per rifornimenti che per manutenzione. Dal 2009, quando sono state intensificate le operazioni anti pirateria nel Golfo di Aden con la partecipazione di molti paesi, gli attracchi a Gibuti sono passati da 200 a 400 l’anno.

Stati Uniti e Francia hanno basi militari importanti a Gibuti. Camp Lemonnier (mappa a lato) è la base americana da cui partono le operazioni nel continente africano e in regioni vicine, ad esempio l’operazione antipirateria in Somalia e Yemen, o quella per l’ evacuazione dell’ambasciata americana in Sud Sudan. Fuori Camp Lemonnier gli USA gestiscono anche una base aerea dalla quale è possibile controllare tutta la regione. La Francia mantiene ancora oggi 1900 uomini stanziati a Gibuti, sua ex colonia.

Dato che Gibuti è importante per molte potenze internazionali, il destino di ogni governo gibutiano è legato alla sua capacità di assicurare che il paese continui a svolgere il suo ruolo. Perciò l’attentato - fallito - al Presidente ha attirato l’attenzione internazionale.

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