All’incontro trilaterale fra l’Unione Europea, l’Ucraina e la Russia del 26 settembre 2014 il commissario europeo per l’energia ha proposto un ‘pacchetto invernale’ per un accordo temporaneo sulle forniture di gas russo all’Ucraina nei prossimi sei mesi. Il pacchetto accoglie quasi integralmente le richieste della Russia: la Naftogaz ucraina pagherà il vecchio debito in due rate, una a fine ottobre e l’altra a fine dicembre, e riceverà almeno 5 miliardi di metri cubi di gas da Gazprom a USD.385 per mille metri cubi, ma con pagamento anticipato. Aggiungendo questa quantità di gas alle riserve accumulate e al gas che riceve da Slovacchia, Ungheria e Polonia con flusso di ritorno (cioè pompando all’indietro il gas che questi paesi ricevono dalla Russia), l’Ucraina dovrebbe riuscire a superare l’inverno. Ma Mosca ha già iniziato a far pressione sugli altri paesi perché fermino il flusso di ritorno. L’Ungheria, che dipende totalmente dalle forniture russe, dopo un recente incontro con il presidente di Gazprom ha sospeso il flusso di ritorno a tempo indeterminato. Rimane il flusso di ritorno da Polonia e Slovacchia, per ora.
Se il pacchetto verrà accettato dalle parti, rimarrà comunque aperto il problema del prezzo e delle condizioni di pagamento oltre il prossimo inverno.
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