Un altro stato arabo non esiste più: lo Yemen. Mentre i ribelli al Houthi, sciiti influenzati dall’Iran, e i sunniti di alQaeda si contendono i territori con risorse petrolifere, le forze filo-governative si stanno affrontando in due fazioni: l’una fedele al presidente Hadi, l’altra fedele al suo predecessore Saleh. Le tribù sunnite sono variamente in lotta fra di loro, vari gruppi jihadisti hanno varie milizie armate.
Piuttosto che correre il rischio che si crei uno stato filo-iraniano e jihadista affacciato sul Mar Rosso e confinante con l’Arabia Saudita, i Sauditi stanno intervenendo militarmente. L’Arabia Saudita ha sollecitato la formazione di una coalizione di stati in difesa del presidente legittimo. Anche gli USA potrebbero fornire assistenza aerea, trovandosi così alleati di fatto dell’Iran nel bombardare lo Stato Islamico in Iraq, in appoggio alla campagna di terra degli Sciiti, e nemico di fatto dell’Iran in Yemen nel bombardare i ribelli sciiti al Houthi.
La bandiera degli al Houthi, che si vede nell’immagine di testata, reca la seguente scritta: “Allah è grande, Morte all’America, Morte a Israele, Maledizione sugli Ebrei,Vittoria all’Islam”. Eppure sono considerati ideologicamente moderati, motivati da ragioni tribali ed economiche, più che jihadiste.
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