Il prossimo aprile si dovrebbe tenere un incontro fra la Corea del Sud e gli Stati Uniti per discutere la possibile installazione in territorio coreano di un Terminal High Altitude Area Defense (THAAD), sistema antimissile USA per intercettare e distruggere missili balistici a medio e corto raggio. Si tratta di una piattaforma mobile, ed è uno dei componenti del sistema di difesa aerea multi-livello dell’esercito americano. Gli USA ritengono che sia necessario per la protezione della Corea del Sud e delle forze statunitensi dispiegate in territorio coreano.
Nelle scorse settimane però Cina, Russia e Corea del Nord hanno già espresso forte dissenso circa l’installazione del THAAD in Corea del Sud. Pechino ha apertamente ricordato che il principale partner commerciale della Corea del Sud è la Cina, non gli Stati Uniti, minacciando ritorsioni. Seul ha risposto che prenderà le proprie decisioni in base ai propri interessi nazionali. Il fatto che Seul stia pubblicamente valutando i pro e i contro è segno che vorrebbe gestire la propria difesa in modo più indipendente dalla strategia regionale degli USA. Intanto, la preoccupazione della Cina cresce. La Corea del Sud potrebbe essere facilmente attaccata dai missili della Corea del Nord - la difesa aerea le è soprattutto utile contro Pyongyang.
Il THAAD protegge dai missili balistici in un raggio di 200 chilometri e fino a 150 chilometri di altitudine. Una batteria THAAD è composta tipicamente da nove automezzi con rampe di lancio, ciascuno dotato di otto missili, più due centri mobili per le operazioni tattiche, un radar di terra funzionante in banda X e un veicolo killer esoatmosferico (EKV). Il sistema non usa testate esplosive ed è in grado di intercettare i missili all’interno o all’esterno dell’atmosfera terrestre.
Da anni la Corea del Sud cerca di rendere la propria difesa più indipendente dagli USA. Non intende cacciare le forze statunitensi dal paese, ma non ritiene più che gli interessi degli USA coincideranno sempre certamente con i suoi. Dipendere del tutto dalla difesa dagli USA è anche politicamente rischioso. Washington ad esempio insiste perché Seul intensifichi la collaborazione con il Giappone in materia di difesa, ma Il Giappone non è amato dalla maggior parte dei cittadini sud coreani, per ragioni storiche.
Oltre a queste preoccupazioni strategiche, Seul vorrebbe incrementare la propria industria della difesa per ragioni economiche e di sviluppo tecnologico. Seul ha già investito in un sistema di difesa missilistica aerea che comprende elementi statunitensi, ma non è completamente integrata nell’architettura di difesa anti-missile targata USA-Giappone, permettendo così alla Corea del Sud di sviluppare progetti in collaborazione con Israele o addirittura con la Russia.
Il dibattito sul THAAD è diventato di dominio pubblico – cosa che Seul avrebbe voluto evitare − per le pubbliche dichiarazioni di Pechino. Il fatto che Pechino abbia già pubblicamente condannato la possibile installazione del THAAD prima ancora che venisse discussa dai diretti interessati costringe Seul ad affrontare la questione apertamente e nell’immediato.
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