Lo spazio è la nuova frontiera geopolitica. È aperta la gara per il controllo e la protezione delle tecnologie satellitari, usate globalmente per le comunicazioni civili e militari. Cresce la competizione tra nazioni, oltre che tra il settore pubblico e privato, per lo sviluppo di tecnologie, ed è facilmente prevedibile che presto ci sarà competizione per il controllo dello spazio anche in senso fisico, perché si moltiplicheranno i satelliti.
A questo scopo è importante il successo che pare avere la SpaceX, azienda privata americana, nel mettere a punto un razzo di lancio che può essere recuperato e riutilizzato. La possibilità di recupero e di riutilizzo dei razzi per il lancio ridurrebbe di quasi 100 volte i costi per avere un satellite nello spazio! Il sistema SpaceX permetterà di inviare oggetti e persone oltre l’atmosfera terrestre in modo molto più economico e darà altro impulso allo sviluppo di tecnologie spaziali.
La diminuzione dei costi faciliterà l’applicazione di tecnologie satellitari in ambito militare, anche da parte di paesi poveri e in via di sviluppo.
È tramite il coinvolgimento del settore privato che gli Stati Uniti tentano di sviluppare tecnologie per ridurre i costi di lancio. SpaceX non è l’unica organizzazione a sviluppare sistemi di lancio riutilizzabili. La ULA – United Launch Alliance – ha annunciato che presto presenterà il proprio sistema. A differenza del sistema SpaceX, che fa atterrare il razzo su una piattaforma, ULA prevede di recuperare i razzi in aria.
Gli USA sono una superpotenza in materia di infrastrutture spaziali, necessarie per mantenere il ruolo di potenza militare globale. Però le infrastrutture spaziali sono notoriamente difficili da difendere, inoltre altri stati stanno sviluppando capacità offensive e armi anti-satellite. Poter sostituire rapidamente e a basso costo i satelliti danneggiati permetterà agli USA di mantenere il predominio nello spazio.
Lo spazio non è più l’arena della competizione binaria tra Russia e Stati Uniti, stanno scendendo in campo molti altri paesi. La Cina, per esempio, è in prima linea tra i paesi che investono in programmi spaziali.
I vostri commenti
Per questo articolo non sono presenti commenti.
Lascia un commento
Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!
Accedi
Non sei ancora registrato?
Registrati