Combattimenti decisivi
in Siria

25/04/2015

Una quarantina di diversi gruppi ribelli hanno lanciato una grande offensiva nella regione di Idlib, per tentar di bloccare l’autostrada M4 e interdire l’accesso al nord alle truppe di Assad (vedasi mappa a fianco). 

Circa 10.000 uomini con armi pesanti e carri armati tolti all’esercito operano da alcuni giorni in modo evidentemente coordinato, e questa è la novità di rilievo. Il gruppo maggioritario è quello di alNusra, affiliato ad alQaeda, che però combatte in accordo con i ribelli laici del Free Sirian Army, sostenuti anche dall’Occidente, oltre ad altre formazioni minori. Non pare esserci nessuna partecipazione da parte di Daesh (cioè ISIS). L’attacco, evidentemente ben studiato a tavolino, è stato chiamato 'La Battaglia della Vittoria’. La battaglia infuria dal 22 aprile. L’esercito di Assad impiega le forze d’elite e resiste accanitamente, ma per far fronte all’attacco a nord ha dovuto sguarnire altri punti della strada più a sud.

Come si è arrivati al coordinamento fra tanti gruppi ribelli diversi e in concorrenza fra di loro? L’Arabia Saudita, il Qatar e la Turchia sostengono la coalizione dei 40 gruppi ribelli, a quanto pare. I tre Paesi hanno probabilmente indotto i gruppi da loro sostenuti a cooperare per sconfiggere Assad. Non è affatto chiaro se sarà possibile mantenere la cooperazione anche dopo un’eventuale vittoria. Con questa offensiva congiunta la situazione siriana giunge a un punto di probabile svolta − ma non in tempi brevi: nei prossimi giorni e forse ancora per settimane la carneficina raggiungerà picchi elevati. 

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.