In Siria è ormai realistico prevedere che prevalgano i ribelli: Assad resiste ancora accanitamente, ma con difficoltà crescenti, perdendo costantemente terreno. I ribelli hanno armi ed equipaggiamento pesante, alla pari con l'esercito. Tutti gli stati sunniti della regione sostengono ormai l'una o l'altra formazione ribelle, e i loro aiuti arrivano ai ribelli tramite la Turchia, che in questa guerra ha un ruolo logistico chiave. In un certo senso la vittoria dei ribelli sarebbe la vittoria della Turchia su Assad, tramite terzi.
Ma che cosa potrebbe avvenire dopo la sconfitta di Assad? L'instaurarsi di uno o più governi islamisti sunniti in Siria e in Iraq sarebbe un salto nel buio per la regione, inclusa la Turchia. Non è affatto certo che la Turchia potrebbe davvero controllare gli islamisti in Siria, e la componente laica ed europeizzata della Turchia potrebbe considerare intollerabile l'ulteriore islamizzazione politica della regione, con gravi conseguenze per la coesione interna della società turca. Il comportamento della componente laica della società turca, la cui voce è per ora soffocata, potrebbe essere cruciale negli avvenimenti futuri.
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