Né l’Europa, né gli Usa, né la Turchia sanno proporre e tanto meno implementare una soluzione per la Siria. Non sappiamo che pesci pigliare, né chi ci converrebbe aiutare. Bobbitt propone di trovare una soluzione che almeno serva a ridurre i rischi e i danni e rafforzi la NATO. Ecco la sua idea: per il futuro della Siria se la vedranno le potenza regionali, i gruppi di insorti, la Russia – ma la NATO crea un baluardo ai confini. Una missione militare di USA, Turchia, Francia e Gran Bretagna dovrebbe creare una fascia di scurezza nei cieli e sul terreno ai confini della Turchia – paese NATO – nella quale dar rifugio ai profughi. La fascia di sicurezza proteggerebbe anche i Curdi dagli attacchi dell’ISIS. Non risolverebbe i problemi del Medio Oriente, ma farebbe guadagnar tempo, permetterebbe a tutto l’Occidente di salvare la faccia, oltre a fermare il flusso di profughi in Europa e a rafforzare l’alleanza NATO, mostrandone l’utilità. Meglio che rimanere passivi a guardare il macello, chiedendo ai Turchi di ‘proteggerci’ dal flusso di rifugiati…
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