Nella mappa in testata è evidenziata in arancione la regione iraniana del Khuzestan, ricchissima di petrolio, la cui popolazione è in maggioranza sciita per religione, ma araba per etnia, non persiana: stessa religione, etnie diverse. Nella mappa a lato è evidenziata in arancione la zona dell’Arabia saudita più ricca di petrolio, la cui popolazione è in maggioranza araba, ma sciita anziché sunnita come il resto della popolazione: stessa etnia, religioni diverse.
Nel 1980 l’Iraq di Saddam Hussein scatenò una guerra di conquista del Khuzestan iraniano sostenendo di voler liberare gli Arabi della regione dal dominio dell’Iran. L’Iran aveva rotto i rapporti con gli USA dopo la presa del potere da parte degli Ayatollah ed era in rapporti non amichevoli con l’Arabia Saudita: era cioè un paese politicamente isolato e fragile all’interno, perché squassato da una rivoluzione recente. Per questo Saddam decise di attaccarlo e strappargli il ricco Khuzestan in nome del nazionalismo arabo.
Ora è l’Iran che incita alla ribellione contro i Sauditi le popolazioni arabe sciite, in nome della religione, per impossessarsi del petrolio dei Sauditi. I Sauditi hanno perso il sostegno degli USA e gli altri stati arabi sono a rischio di guerra civile, dunque non possono impegnarsi in una guerra in aiuto dei Sauditi. Oggi l’Arabia Saudita è un paese politicamente privo di garanti, dunque per l’Iran questo è il momento per cercare di strapparle la ricca provincia dell’est, in nome della protezione degli sciiti.
Anche all’interno di ogni stato etnia, religione e politica cambiano spesso schieramento per gestire il potere. In Siria il governo di Assad, ispirato politicamente al partito socialista e panarabo Ba’at, si reggeva su di una coalizione di minoranze religiose non sunnite e di minoranze sunnite non arabe, come i Curdi. In Iraq il governo di Saddam Hussein, ispirato politicamente allo stesso partito socialista e panarabo Ba’at, si reggeva sulla minoranza religiosa sunnita e araba ed escludeva sia la maggioranza araba sciita sia le minoranze sunnite ma non arabe, come i Curdi.
Conclusione: in Medio Oriente non preoccupatevi di capire la logica degli schieramenti per etnia o per religione, perché gli schieramenti cambiano rapidamente e frequentemente: dipende dall’interesse. Dipende da chi possiede il petrolio e il gas in un certo momento e in un certo luogo, e da chi vuole strapparglielo.
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