Guardia Nazionale e Grande Fratello: quale sistema funzionerà meglio?

27/04/2016

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la costituzione di un nuovo servizio di sicurezza, la Guardia Nazionale, che assumerà la responsabilità della lotta al terrorismo e al crimine organizzato, nonché il compito di ripristinare l’ordine pubblico in caso di disordini: compiti ora affidati a truppe agli ordini del Ministero dell’Interno. Già nel 1991 l’allora presidente Eltsin aveva cercato di costituire una Guardia Nazionale alle dipendenze dirette della presidenza, trovando una forte opposizione sia nel parlamento sia nell’esercito. Nel 1993 una parte del parlamento tentò di rovesciare Eltsin con l’appoggio di alcuni settori dell’esercito. Soltanto dopo due giorni i comandi militari intervennero, decidendo di obbedire al Presidente e porre termine al golpe. Da allora l’idea di creare una guardia nazionale che risponda direttamente al Presidente non è mai stata abbandonata. Ora Putin la realizza, preparando la Presidenza russa ad affrontare con più forza possibili crisi politiche e disordini interni. Il capo della Guardia Nazionale sarà Viktor Zolotov, ex guardia del corpo di Putin, che entra anche a far parte del Consiglio di Sicurezza russo.

La Cina ha invece studiato un sistema di sorveglianza della popolazione e di prevenzione dei disordini ad alta tecnologia, chiamato ‘sistema di gestione a griglia’, che fa pensare al Grande Fratello immaginato da Orwell. Tutti i dati raccolti in qualunque parte della Cina, di qualunque natura, inclusi quelli esistenti sui siti internet o raccolti da videocamere di sorveglianza, verranno organizzati in un unico data base che è in via di realizzazione già da cinque anni. Il software identifica nella massa di dati modelli di comportamenti o di situazioni anomale o preoccupanti, che potrebbero richiedere l’intervento tempestivo dell’autorità. Se ad esempio in una località compaiono più di tre segnali di protesta in un certo arco temporale, dagli uffici del comune o della polizia può partire subito una indagine per capirne le cause e risolverle. Il sistema prevede l’impiego di un controllore ogni 200 famiglie. L’idea è che, se la popolazione avverte problemi e dimostra ansietà, in breve tempo le autorità se ne accorgono e possono agire subito per evitare che il problema continui o peggiori. Il sistema è illustrato all’opinione pubblica come il mezzo per garantire l’alta e rapida efficienza delle istituzioni. 

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