I rapporti fra il Giappone e la Russia non sono mai stati molto cordiali. Fra i due paesi è ancora aperta al questione delle isole Kurili, conquistate dalla Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, perciò non è mai stato firmato il trattato di pace (mappa a lato).
Putin ha avviato recentemente una campagna di distensione nei confronti del Giappone, con offerte di cooperazione per lo sviluppo di infrastrutture energetiche e ferroviarie fra Tokyo e Mosca. Poi Putin si è recato in Giappone il 15 e 16 dicembre per la prima visita di stato di un premier russo dal dopoguerra − ma pochi giorni prima aveva dispiegato nuovi sistemi anti-missile proprio nelle Kurili, a dimostrazione di non andare all’incontro in umiltà.
Una serie di accordi commerciali fra il Giappone e la Cina erano giunti quasi alla conclusione già nel 2013, ma nel 2014 gli scontri in Ucraina portarono all’imposizione di sanzioni alla Russia da parte dell’Occidente – e il Giappone si accodò alla decisione. Tutte le negoziazioni furono congelate. Ora la ripresa delle negoziazioni e la firma di alcuni accordi indica la disponibilità del Giappone a non riconfermare le sanzioni e a cercare la pacificazione con la Russia, forse in nome del comune timore della Cina, che è per entrambi il colosso ai confini.
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