La Casa della Gioventù Ebraica ad Avigliana sorgeva nella proprietà privata nota come Villa Sant’Agostino, sull’area dove ora sorge l’Ospedale Civile di Avigliana. La Villa era stata ricavata dal Convento dei Padri Agostiniani, eretto accanto alla Chiesa della Misericordia, dismesso dopo il 1807 (l’Archivio dei Padri Agostiniani Eremitani della Congregazione di Lombardia del Convento di Sant’Agostino in Avigliana è costituito da 14 faldoni, con carte che datano dal 1471 al 1807).
Tra il 1946 e il 1948 diverse organizzazioni sioniste gestirono la Casa. Vi venivano raccolti i giovani e giovanissimi senza più famiglia né casa, sopravvissuti ai campi o scampati alla deportazione nascondendosi nelle foreste, senza educazione formale e senza fiducia nella società. Qui venivano educati alla vita in comunità, impegnati intensamente in attività di studio, di lavoro agricolo e artigianale, di addestramento alla difesa, in preparazione alla vita nei kibbutz in Eretz Israel. Migliaia di giovani vi ritrovarono fiducia nel futuro e nel gruppo, pur nella consapevolezza delle difficoltà che li attendevano.
Pubblichiamo le ricerche che alcuni studenti italiani e israeliani hanno condotto sulla vita di due dei giovani ospiti della Casa:
- Yehoshua Kremer, che scrisse un diario del suo soggiorno ad Avigliana. Morì qualche settimana dopo l’arrivo in Israele, durante il primo attacco dell’esercito siriano;
- Yehudit Arnon, che nella sua lunga vita divenne una celebre artista e un’innovatrice della danza contemporanea.
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