Brasile e Argentina attraversano da anni crisi economiche e politiche che hanno deprezzato le monete, ridotto gli investimenti e creato debiti disastrosi nel settore pubblico. Ne hanno approfittato aziende cinesi per acquistare azioni di aziende strategiche, soprattutto nel settore dell’energia elettrica, e per lanciare progetti di investimento in infrastrutture.
Dal 2015 a oggi i Cinesi hanno speso 21 miliardi di dollari nell’acquisto di aziende che producono energia e gestiscono circa 100000 chilometri di reti di distribuzione di elettricità in Brasile. I Cinesi hanno anche contribuito con 15 miliardi di dollari a un fondo di investimenti nel settore dell’energia e delle infrastrutture collegate. Altri 5 miliardi sono stati messi dalla Brazilian Development Bank e dalla Caixa Economica Federal. È prevedibile che i Cinesi vinceranno anche le gare di appalto per i lavori, tanto più che le aziende brasiliane che potrebbero concorrere agli appalti sono invischiate in alcuni grossi processi per corruzione, che limitano la loro possibilità di raccogliere finanziamenti e di gestire progetti.
In Argentina il presidente Macri e il presidente Xi Jinping hanno firmato il 17 maggio 2017 un prestito di 17 miliardi di dollari per la costruzione di due centrali elettronucleari, di alcune tratte ferroviarie e centrali di energia solare. Progetti aggiuntivi sono in discussione, fra cui la costruzione di quattro centrali idroelettriche.
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