Al prossimo G20 i giornali saranno pieni di pettegolezzi sulle simpatie e antipatie evidenti o presunte fra leader. Certamente si parlerà di incomprensioni e tensioni fra la Merkel e Trump come di questioni di rivalità personale. Ma se i leader fossero altri la tensione fra gli USA e la Germania ci sarebbe lo stesso, perché riguarda questioni geopolitiche che non dipendono affatto dalla personalità dei capi di stato o di governo.
La Germania e gli USA hanno visioni diverse del futuro della NATO: gli Stati Uniti vogliono che i paesi dell’Alleanza abbiano una propria capacità offensiva e difensiva da usare contro ogni tipo di pericolo regionale, la Germania vuole che la NATO sia un’alleanza politica in cui gli USA continuano a mettere a disposizione la loro potenza militare, come hanno fatto durante la Guerra Fredda.
Dietro a questa diversa visione della NATO ci sono due diverse visioni del futuro dell’Europa. Per gli USA il possibile sorgere di un’unica grande potenza o di una grande alleanza che attraversi il continente euroasiatico è un incubo, perché tale potenza o alleanza sarebbe più forte degli USA da ogni punto di vista, dunque rappresenterebbe un grosso pericolo. Gli USA agiscono in un contesto globale e con visione di lungo periodo.
La Germania è una potenza regionale, non globale. Ha bisogno dell’Unione Europea sia dal punto di vista economico e commerciale, sia dal punto di vista della sicurezza: i paesi dell’Unione Europea la circondano con i loro mercati aperti e con i loro territori pacifici e poco militarizzati, incapaci di costituire una minaccia per la Germania stessa. L’incubo tedesco è trovarsi di nuovo in mezzo a una coalizione di nemici a est e a ovest, come durante le due Guerre mondiali, perché la Germania non può far fronte a pericoli provenienti contemporaneamente da fronti opposti. La Germania vuole rimanere estranea all’equilibrio di potere globale e mantenere l’egemonia regionale in un’Europa militarmente debole, in pace con tutti i vicini, che in caso di necessità ricorre alla potenza militare americana. Il riarmo dei paesi dell’est europeo spaventa i Tedeschi, così come li spaventa l’idea di una possibile guerra con i Russi.
La Polonia in Europa condivide le preoccupazioni degli USA, perché il suo territorio costituisce la cerniera fra la Germania e la Russia e qualunque grande accordo o scontro politico o militare fra la Germania e la Russia si farebbe a spese dell’indipendenza polacca, come è sempre avvenuto nella storia. Perciò la Polonia non si fida né della Germania né della Russia: preferisce avere un esercito moderno e forte e un alleato come gli USA, troppo lontano per costituire un pericolo di invasione e di dominazione.
Attualmente la Russia non è in condizione di costituire un vero pericolo per nessuno: compie gesti dimostrativi in Ucraina e in Siria e sorregge eventuali guerriglie che indeboliscano i paesi ai suoi confini, ma non ha né l’interesse né i mezzi economici e demografici per estendere oltre la sua egemonia. Però né gli USA né la Polonia sono pronti a correre il rischio di lasciare che in Europa si sviluppino le condizioni per una futura grande alleanza politica ed economica fra Germania e Russia per unificare e dominare l’Europa. Perciò le divergenze fra la Germania e i paesi dell’Est Europa sono destinate ad accentuarsi e gli USA faranno il possibile per accentuarle.
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