La frontiera fra India e Cina sul Doklam Plateau non è definita da un accordo bilaterale, ma esiste una Linea di Controllo Effettivo (LAC, Line of Actual Control) lunga più di 4000 chilometri, sulla quale dalla fine di giugno all’inizio di settembre soldati indiani e cinesi si sono confrontati e affrontati in scaramucce.
Sul versante cinese della LAC negli ultimi decenni sono stati sviluppati progetti per la costruzione di strade, ferrovie, ponti e gallerie. Gli Indiani invece hanno volutamente lasciato la zona senza vie di trasporto per rendere più difficile un’eventuale invasione, ma negli ultimi anni si sono resi conto che è una politica che dà troppi vantaggi ai Cinesi, perciò hanno deciso di sviluppare infrastrutture anche sul loro versante. I lavori però saranno lunghi e lenti.
La crisi recente è iniziata quando squadre di operai e tecnici cinesi che costruiscono vie di trasporto hanno sconfinato in un’area di frontiera rivendicata dal Buthan come parte del suo territorio. Le truppe indiane sono intervenute a sostegno del diritto del Buthan. Dopo qualche settimana la crisi è rientrata.
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