Dopo settimane di combattimento, l’AIOR ha assunto il pieno controllo della città di Sabrata (mappa a fianco), celebre per le maestose rovine romane. AIOR significa Anti-Islamic State Operations Room, coordinamento operativo contro lo Stato islamico, e ne fanno parte una serie di milizie, in parte legate al GNA, cioè al Governo di Accordo Nazionale attualmente riconosciuto dall’ONU, in parte legate allo LNA, l’Esercito Nazionale Libico del generale Haftar (che non riconosce l’autorità del GNA).
Fra le milizie che controllavano Sabrata prima dell’AIOR predominavano la Brigata al-Dabashi, la brigata Abu e il 48° Battaglione, che si sostenevano col contrabbando e con il traffico di migranti dal Niger verso l’Europa. Con queste milizie il governo italiano aveva raggiunto negli ultimi mesi un accordo per frenare l’esodo, oltre che con il Governo di Accordo Nazionale. Le milizie pagate dal governo italiano per frenare i migranti si sono scontrate con i gruppi minori, che non hanno ricevuto nulla dall’accordo e hanno reagito violentemente nel vedersi privati delle fonti di guadagno. A questo punto il GNA e lo LNA, benché rivali, hanno deciso di procedere insieme per riportare l’ordine a Sabrata e dintorni, nel timore che lo Stato Islamico approfittasse della situazione per stabilire di nuovo una sua base nella città.
Ora non sappiamo ancora con certezza se il GNA e lo LNA collaboreranno efficacemente per frenare il flusso dei migranti e che contropartita chiederanno. Certamente le milizie sconfitte torneranno a sostenersi col traffico di armi e di uomini, probabilmente aprendo una rotta attraverso la frontiera con la Tunisia, ora che la costa attorno a Sabrata è sorvegliata.
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