Da trent’anni George Soros ha costituito la Open Society Foundation, ora ha annunciato di aver devoluto altri 18 miliardi di dollari alla Fondazione, che diventa così la seconda maggiore fondazione di famiglia negli USA e nel mondo, dopo quella di Bill e Melinda Gates. George fu affascinato dalle tesi di Karl Popper sulla Società Aperta (The Open Society and Its Enemies, del 1945) e da allora si è ispirato al liberismo “à la Popper” nell’indirizzare le molte istituzioni culturali che la sua Fondazione sostiene. Soros è ungherese di nascita. La famiglia Soros fuggì dall’Ungheria sotto occupazione nazista perché ebrea. George ebbe una formazione basata sul rifiuto di tutte le ideologie (salvo il liberismo) e di tutte le appartenenze. Questo rifiuto di appartenenza a qualunque gruppo identitario fece sì che Soros venisse accusato persino di antisemitismo nel mondo ebraico, mentre gli antisemiti lo vedono come il prototipo del malvagio e onnipotente capitalista ebreo da distruggere.
La fortuna di Soros deriva da arditissime speculazioni finanziarie contro gli stati, che gli hanno procurato ricchezze e potere, ma tanti nemici in quasi tutti gli schieramenti politici e in quasi tutti i paesi. Il governo ungherese ha recentemente chiuso l’Università fondata da Soros a Budapest dopo la caduta del comunismo.
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