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L’Arabia Saudita vuole sviluppare un’economia molto diversificata, che non dipenda soltanto dal petrolio. Come fare? Il 24 ottobre 2017 ha avviato la Future Investment Initiative per attirare investimenti domestici ed esteri sul progetto NEOM.
Il progetto è stato presentato dal principe ereditario Mohammed bin Salman e prevede di usare 500 miliardi di dollari per creare una città super tecnologica in una zona franca al nordovest del paese, sul Mar Rosso, alla confluenza dei confini con Egitto, Giordania e Arabia Saudita. NEOM sarà un centro produttivo ad alta tecnologia con proprie leggi, tasse e regolamenti.
Il progetto si concentrerà su nove settori d’investimento − energia e acqua, mobilità, biotecnologia, alimenti, servizi tecnologici e digitali, sistemi di produzione avanzata, media, intrattenimento e servizi per migliorare le condizioni di vita − ponendo particolare attenzione all’utilizzo di tecnologie avanzate. Tutti i servizi e i processi di NEOM saranno completamente automatizzati e la città sarà alimentata da energia proveniente da fonti rinnovabili (sole e vento).
L’Arabia Saudita vuole diventare un centro di alto sviluppo tecnologico e commerciale sulle grandi rotte internazionali, come Singapore e Dubai. Cerca perciò di replicare il loro modello nella zona del Canale di Suez, al centro delle rotte che collegano Europa, Asia e Africa.
Le fluttuazioni dei prezzi del petrolio hanno mostrato all’Arabia la necessità di non dipendere troppo dalle entrate petrolifere. L’esperienza nella costruzione di città futuristiche potrebbe diventare il vantaggio competitivo del paese, proprio perché le vecchie città già esistenti non possono trarre pieno vantaggio dalle tecnologie che stanno rivoluzionando lo sviluppo urbano. Ma per ora non è certo che il progetto NEOM possa davvero essere realizzato.
L’Arabia Saudita cerca anche di migliorare la sua immagine come destinazione d’investimento sicura e gradevole. Vuole ridurre i legami con gruppi estremisti e limitare l’estremismo in generale. Il Principe saudita ha dichiarato che l’Arabia Saudita vuole “ristabilire un islam moderato, aperto al mondo e alle persone”. Dichiarazione impegnativa da realizzare per un regno caratterizzato da un’interpretazione molto conservativa dell’islam, che ora vorrebbe assumere il comando della lotta mondiale al terrorismo e affermare in modo diverso il proprio ruolo di leader del mondo islamico.
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