Il Giappone ha proposto la ripresa del ‘Dialogo quadrilaterale per la sicurezza’, avviato nel 2007 e poi interrotto per le pressioni del governo cinese, fra il Giappone, l’India, l’Australia e gli Stati Uniti. A ottobre 2017 le marine militari americane e giapponesi hanno tenuto esercitazioni congiunte con la marina indiana nei mari dell’India.
La rapida crescita delle capacità militari cinesi, legate al suo rapidissimo sviluppo economico, tecnologico e commerciale, crea timori fra i vicini, perciò nel prossimo futuro si svilupperà certamente qualche forma di collaborazione strategica fra Giappone, India e Australia, sostenuta dagli USA. Nessuno di questi paesi vuole legarsi in una alleanza militare, ma la logica geopolitica li spinge a cooperare in vario modo per coprirsi dal rischio che lo strapotere cinese possa un giorno diventare ostile agli interessi nazionali indiani, giapponesi o australiani e bloccare la libera navigazione nello stretto di Malacca e nel Mar Cinese Meridionale. Non a caso Giappone e India hanno appena avviato un progetto di rinnovamento e potenziamento delle proprie marine militari. Il pericolo di un imperialismo marittimo cinese è ancora lontano, ma gli stati della regione avviano i preparativi per poterlo affrontare.
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