L’alleanza USA-Pakistan è finita. L’ha affermato il primo ministro pakistano all’annuncio del taglio degli aiuti americani al suo paese, per l’indisponibilità a tagliare i rapporti con i jihadisti in Afghanistan.
L’alleanza USA-Pakistan cominciò poco dopo la spartizione dell’India nel 1947. India e Pakistan erano nemici. L’India si definiva neutrale, ma nella Guerra fredda simpatizzava per l’Unione Sovietica, perciò per il Pakistan l’alleanza con gli Stati Uniti era inevitabile.
Anche la Cina era allineata con i Sovietici dopo la guerra, ma nel corso dei decenni seguenti s’andò lentamente distaccando da Mosca, avvicinandosi a Washington in modo dichiarato all’inizio degli anni ’70. Anche per la Cina l’Unione Sovietica e l’India erano potenziali minacce, perciò il Pakistan veniva percepito come naturale alleato. Unione Sovietica e India formavano un’alleanza informale, cui rispondeva l’alleanza informale di Cina, Pakistan e USA.
Nel 1980 l’Unione Sovietica invase l’Afghanistan per stabilizzare i confini meridionali, stabilendo una sua presenza militare al confine con il Pakistan. L’invasione sovietica dell’Afghanistan allarmava molto gli Stati Uniti, che erano appena stati espulsi dall’Iran con la rivoluzione del 1979. Gli USA temevano i Sovietici avrebbero usato l’Afghanistan come base per raggiungere il Golfo Persico. Gli USA armarono così le forze islamiche contro i Sovietici con l’aiuto del Pakistan e dell’Arabia Saudita, che volevano entrambi bloccare l’espansione sovietica. Si creò così una strategia tri-partita. I Sauditi reclutavano i combattenti mujaheddin che venivano addestrati in Pakistan e controllati dalla CIA e dall’ISI, agenzia d’intelligence militare pakistana.
La guerra ebbe conseguenze impreviste: rinforzò gli elementi religiosi più radicali in Afghanistan e nell’intelligence pakistana. Gli islamisti vissero la battaglia contro i Sovietici in termini religiosi, non politici, portando all’istituzionalizzazione del jihadismo sul territorio. La questione etnica complicò la situazione: i pashtun, uno dei gruppi etnici più importanti sia in Pakistan che in Afghanistan, combattevano con i jihadisti. Si chiamavano Talebani, studenti dell’Islam.
Nel 2001, quando gli estremisti islamici utilizzarono l’Afghanistan come base per lanciare gli attacchi dell’11 settembre contro New York, gli Stati Uniti invasero l’Afghanistan. Si aspettavano che l’intelligence pakistana condividesse informazioni su al Qaeda e i Talebani, ma il Pakistan non intendeva fornire tali informazioni, perché era stata l’intelligence pakistana a utilizzare i suoi alleati anti-sovietici per creare uno stato islamico sotto controllo dei Talebani.
La realtà della regione era profondamente cambiata. L’Unione Sovietica non esisteva più, quindi l’India non era più sua alleata. La Cina era più interessata alla crescita economica che a sostenere il Pakistan contro gli Stati Uniti e l’India. Il Pakistan era isolato. Se avesse aiutato gli USA, gli islamisti al suo interno avrebbero reagito e avrebbero destabilizzato il paese. Ma il Pakistan non poteva mettersi sia contro gli Stati Uniti sia contro l’India. Ideò una strategia di mezza cooperazione con gli Stati Uniti in Afghanistan che non scatenasse l’ira degli islamisti. Gli Stati Uniti capirono che un Pakistan stabile e vagamente filoamericano sarebbe stato più importante dell’impegno del Pakistan nella guerra.
Ora gli Stati Uniti vogliono porre fine alla loro presenza militare in Afghanistan. Hanno combattuto una guerra lunga 16 anni senza raggiungere l’obiettivo, ora vogliono arrivare in qualche modo a un risultato politicamente accettabile, e hanno bisogno dell’aiuto pakistano. Ma il Pakistan non vuole aiutarli: la partenza degli Stati Uniti dalla regione lascerebbe il Pakistan solo di fronte alle forze ostili presenti sul territorio. Nel frattempo l’India sta attivamente costruendo un’alleanza con Giappone e Australia, guidata dagli Stati Uniti, per contrastare la potenza navale cinese. Bloccato fra USA e India, il Pakistan deve convincere gli USA ad allentare la morsa oppure persuadere la Cina a essere sua alleata – il che è l’ultima cosa che gli Stati Uniti vorrebbero vedere nella regione.
Gli USA sanno che il loro impegno nella regione è necessario, ma è sempre spiacevole. Washington ora si trova ancora in guerra con i Talebani e sempre più in contrasto con un Pakistan ostile, che potrebbe presto riattivare il suo rapporto con la Cina. La fine dell’alleanza USA-Pakistan non dovrebbe essere presa alla leggera.
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