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Sul Middle East Forum il giornalista Aymenn Jawad al-Tamimi descrive e documenta la cerimonia di ‘diploma’ (a Qamishli, non lontano dai confini con il Kurdistan iracheno) delle prime Guardie di Frontiera delle Syrian Democratic Forces (SDF). Si tratta di un corpo di combattenti per lo più curdi, ma con una minoranza di arabi locali, addestrati e armati dagli USA in Siria per combattere l’ISIS, che nelle intenzioni degli USA in futuro dovrebbero controllare e difendere le frontiere nord dell’attuale Siria. Ecco l’articolo: https://us12.campaign-archive.com/?e=3997887905&u=b7aa7eddb0f2bb74bfa4f6cb5&id=3d9f28d05f
Non sono affatto chiare le intenzioni degli USA nel trasformare le milizie SDF in ‘guardie di frontiera’: di quale stato e di quale frontiera, visto che lo stato siriano si è frammentato, ma sulla carta ha già un suo esercito e proprie guardie di frontiera? Sono guardie per difendere chi da chi? Si direbbe che queste guardie debbano sorvegliare e difendere la frontiera con la Turchia, nell’eventualità di un attacco come quello che la Turchia sta ora conducendo contro i Curdi nella enclave siriana di Afrin. Guardata le foto di queste giovani ‘guardie’! Chissà quale sanguinoso futuro li aspetta, se non si trova una soluzione diplomatica per il futuro della Siria e dei Curdi.
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