Il 14 febbraio 2018 la polizia iraniana ha arrestato un centinaio di cambiavalute e ha chiuso 10 uffici di cambio, accusando gli operatori di speculazione contro la moneta nazionale. Il valore del rial iraniano sul mercato è in calo continuo da oltre un anno. Il paese mostra molti segni di difficoltà economiche sia a causa delle sanzioni, sia a causa delle grandi spese sostenute per la partecipazione alla guerra civile in Iraq e in Siria.
Aumentano le tensioni sociali, anche perché il governo sta cercando di attuare una manovra pericolosa – ma necessaria – di effettiva privatizzazione delle imprese. La privatizzazione di larga parte dell’economia iraniana è formalmente avvenuta già negli anni ’90, ma si è trattato di una privatizzazione sui generis, che ha visto la maggior parte delle imprese divenire proprietà dei militari e dei Guardiani della Rivoluzione, i quali ne hanno fatto strumento di clientelismo e di conquista del potere. Ora il governo vorrebbe ridurre il potere dei Guardiani della Rivoluzione, che prevale in campo economico, in campo militare e in campo politico, e nel contempo dare impulso all’economia.
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