Da mesi a Teheran gruppetti di donne sfidano la polizia semplicemente salendo su di una panchetta e sventolando in alto il velo, per rivendicare libertà di abbigliamento. L’evento di solito ha luogo in via della Rivoluzione, o Enghelab street. Ne è nato un movimento di opinione che usa proprio il nome di Enghelab street e ha come simbolo la figura stilizzata di una donna che, toltasi il velo, lo sventola sullo sfondo della bandiera.
Dopo un periodo di tentennamento le autorità sono passate alla repressione e al pugno di ferro. Una donna accusata di aver sfidato la legge sull’abbigliamento è stata condannata a due anni di carcere dal giudice Abbas Jafari-Dolatabadi, secondo quanto riporta la BBC il giorno 8 marzo. Decine di donne erano state arrestate per lo stesso motivo nei mesi scorsi, trattenute per un paio di settimane e poi rilasciate senza rinvio a giudizio.
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