Turchia e UK si stringono la mano – per ora

22/05/2018

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Il 15 maggio il Presidente turco Erdogan ha concluso la visita ufficiale in Inghilterra. Erdogan ha esplicitamente dichiarato ai giornalisti che “il patto strategico tra la Turchia e il Regno Unito è una necessità più che una semplice scelta”. Raramente i politici sono così schietti. I due paesi sono uniti non dal passato, ma da prospettive condivise nei rapporti con l’Europa. Il Regno Unito in procinto di lasciare l’Unione Europea e riprendere le redini della sua politica estera cerca nuovi partner e la Turchia è un candidato di spicco ora che, svanita la speranza di entrare nell’Unione, cerca modi per proteggere i propri interessi in Europa.

Dopo mezzo secolo di tranquillità il Regno Unito deve riprendere a manovrare per tenere l’Europa abbastanza debole e prevenire qualsiasi pericolo possa provenire in futuro dal continente. La Germania unita è oggi la centrale economica dell’Europa, ma non ha ancora tradotto il suo potere economico in potere militare. Il Regno Unito vuole mantenere così le cose. La Francia ha l’esercito più forte d’Europa, ma non ne è la potenza egemone, il che sta bene anche al Regno Unito. La Russia è chiusa dentro una linea di contenimento, che però va continuamente vigilata. Per questo l’UK schiera militari in Estonia e ha appena firmato un trattato di difesa con la Polonia.

Anche la Turchia si trova a fronteggiare vecchi nemici. L’instabilità sul confine con la Siria ha portato le forze militari di Iran e Russia spiacevolmente vicine al confine turco. Le guerre civili arabe hanno rafforzato i gruppi curdi in tutta la regione, obbligando la Turchia ad assicurare i propri interessi con azioni militari, inclusa l’invasione della Siria. La Turchia cerca altri strumenti per la sua sicurezza. Per questo quando il nuovo presidente dell’Armenia ha auspicato la creazione di rapporti diplomatici tra i due paesi Erdogan si è detto pronto ad aprire “una nuova pagina”. Se quella pagina contenesse un progetto per indebolire l’influenza Russa nel Caucaso, la Turchia lo perseguirebbe risolutamente. Nei Balcani la Turchia usa i legami con la minoranza musulmana per acquisire influenza a spese della Russia e dell’Unione Europea.

Il Regno Unito è il secondo maggior mercato per le esportazioni turche. Il governo britannico vorrebbe un accordo di libera circolazione con la Turchia dopo la Brexit, quello turco è d’accordo. Ma l’amicizia a lungo termine tra Turchia e Regno Unito sarà tenue. Gli ostacoli per una collaborazione più stretta sono troppi. Il primo è Cipro, che la Turchia considera propria sfera di influenza esclusiva e dove l’Inghilterra mantiene una propria base. La Turchia vuole anche dominare il Mediterraneo orientale e ha già trattato con prepotenza navi italiane e greche.

Il secondo ostacolo è il rapporto con gli Stati Uniti. Quello della Turchia è teso, con crisi quasi mensili legate ai problemi nel Medio Oriente. Durante la Guerra fredda la Turchia era un perno della NATO, ma oggi ha bisogno di piena libertà d’azione per proteggere i propri interessi contro i rivali regionali. L’alleanza fra Regno Unito e USA invece è la più solida al mondo e non potrà che rafforzarsi più dopo la Brexit.

Ci vorrà un po’ prima che questa sotterranea debolezza nei rapporti Regno Unito e Turchia emerga. Per un po’ gli interessi comuni porteranno un miglioramento nella loro relazione, ma non diventerà una vera e propria alleanza. 

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