Il video in testata è stato realizzato dagli studenti dell’Istituto Albe Steiner di Torino nell’ambito del ‘progetto Diplomacy’ sulla questione curda.
Saleem giunse in Italia da ragazzo come rifugiato politico (per questo parla italiano), poi andò in Francia, dove divenne un apprezzato regista. È autore di un conciso ed efficace libro autobiografico, Il fucile di mio padre, che gli studenti hanno letto prima di collegarsi con Saleem – che in quel momento si trovava in Kurdistan − via Skype e condurre questa intervista. Buona visione!
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