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La più importante decisione del governo inglese in politica estera dopo la brexit riguarda la collaborazione militare con l’Ucraina, evidente contributo a una strategia di isolamento della Russia dall’Est Europa, strategia condivisa con gli USA.
Negli scorsi mesi Regno Unito e Ucraina hanno stipulato una serie di accordi che prevedono la presenza militare inglese sul Mar Nero, una base militare territoriale in Ucraina, addestramenti ed esercitazioni militari congiunte, costruzione congiunta di nuovi mezzi per la marina ucraina, soprattutto pattugliatori ad alta velocità, 10 milioni di sterline di finanziamenti all’Ucraina da parte inglese.
La collaborazione militare fra Regno Unito e Inghilterra risale al 2008, quando la Russia invase la Georgia. Sospettando una prossima mossa russa sulla Crimea, i due paesi strinsero un accordo per addestrare personale militare ucraino secondo gli standard NATO, in modo da poter collaborare con la NATO in caso di necessità. Dopo l’invasione russa della Crimea e del Donbass, la Gran Bretagna inviò altri specialisti ad addestrare l’esercito, dopo l’incidente degli stretti di Kerch la collaborazione si estese alla marina. Dal 2015 a oggi la missione inglese ha fornito addestramento a 18100 soldati e a 4000 addestratori ucraini in più di 400 corsi, tenuti da 2500 specialisti. La Gran Bretagna sarà anche capofila di esercitazioni militari congiunte nel Mar Nero cui parteciperanno anche la Svezia, il Canada e la Danimarca. Lo scorso settembre le esercitazioni congiunte hanno riguardato unità di paracadutisti.
A ottobre 2020 i due paesi hanno firmato un Political, Free Trade and Strategic Partnership Agreement, che costituisce una più ampia e più profonda alleanza strategica ed economica rispetto alla pre-esistente cooperazione militare. Londra ha assunto un impegno di assistenza militare pari a 1,25 miliardi di sterline. La decisione più impegnativa riguarda la costituzione di basi militari ucraine nel mare di Azov e nel Mar Nero, con l’aiuto tecnico e finanziario della Gran Bretagna.
La Russia risponde per ora con aumentate esercitazioni militari attorno alla Crimea, in attesa di capire quanto UK e USA agiscano davvero di concerto e quanto siano pronte a sostenersi a vicenda. Infatti anche gli USA sostengono tecnicamente e finanziariamente la costruzione di nuove basi navali ucraine sul Mar Nero.
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