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Dalla unificazione degli stati tedeschi nel Secondo Reich (1871) fino alla fine della Seconda guerra mondiale la Germania è stata il grande problema d’Europa. La sua ricerca di assicurarsi un accesso privilegiato alle fonti di energia del Medio Oriente e profondità strategica ai confini invadendo i vicini fu la causa delle due guerre mondiali del XX secolo.
Dopo il 1945 la Germania fu divisa in due stati, ma dopo il crollo dell’Unione Sovietica e la liberazione dell’Europa dell’Est fu possibile la riunificazione tedesca e la contemporanea creazione dell’Unione Europea nel 1992.
Oggi la Germania è una potenza industriale di prima grandezza, è di gran lunga il paese col maggior peso politico ed economico dell’Unione Europea dopo l’uscita del Regno Unito; ha il 22% della popolazione e il 25% del PIL dell’intera Unione Europea dopo la Brexit. Ma soprattutto i suoi confini e il suo accesso ai mercati sono garantiti, per lo più a spese di altri. I paesi ai suoi confini orientali sono parte integrante dell’UE e del sistema produttivo tedesco, ma la loro difesa è garantita dalla NATO, i cui costi maggiori sono sostenuti da altri stati, non dalla Germania. I confini tedeschi verso sud, in direzione dei Balcani, sono protetti da altri paesi dell’Unione Europea. La Germania confina soltanto con altri paesi dell’Unione Europea (eccetto la Svizzera, che non è mai stata una minaccia per nessuno), tocca a questi paesi proteggersi e proteggere così anche la Germania. In questo modo la Germania ha acquisito la profondità strategica che il Secondo e il Terzo Reich tentarono invano di conquistare scatenando le guerre mondiali. La Germania può così permettersi di comportarsi da amica di tutti e nemica di nessuno:
- amica della Russia, che tramite il Nordstream le manda tutto il gas necessario a rifornire anche l’Europa dell’Est, che così ora dipende dalla Germania, non più direttamente dalla Russia, per la sua sicurezza energetica. Ma sua volta la Germania deve mantenere buoni rapporti con la Russia per continuare a godere di questa condizione. Bel colpo da maestri sia della Merkel sia di Putin!
- amica della Turchia, la cui accresciuta aggressività può preoccupare la Grecia e l’Italia, ma non la Germania, che non si affaccia sul Mediterraneo;
- amica della Cina, che è il suo maggiore partner commerciale, sommando import ed export;
- amica degli USA, che dal dopoguerra hanno protetto Europa e Germania e continuano a sostenere i costi maggiori della loro difesa tramite la NATO e sono anche il primo mercato di esportazione per la Germania.
La situazione odierna della Germania nell’Unione Europea è la più conveniente, la più protetta e la più solida che qualunque statista tedesco abbia mai potuto immaginare. Sarà anche una posizione stabile?
Dipenderà in larga parte da quanta solidarietà la Germania saprà dimostrare e mantenere con i paesi dell’Unione Europea. Dopo la Brexit la Francia è rimasta sola a costituire il contrappeso economico e politico della Germania all’interno dell’UE. Ma la differenza di peso economico e demografico fra Francia e Germania è troppa, tanto più che Olanda e paesi scandinavi tendono a schierarsi con la Germania su quasi tutte le questioni. La Francia perciò ha bisogno di poter contare sul sostegno dell’Italia. Inizia così, dopo la Brexit e dopo il COVID, un periodo nuovo nell’UE, in cui Francia e Italia si troveranno spesso a cercar di far da contrappeso alla Germania per le grandi decisioni che l’Unione dovrà prendere. Il 2021 si apre con la fusione fra Peugeot e FCA ; sarà una combinazione, ma è certamente un primo segnale di convergenza di interessi fra Francia e Italia in campo industriale.
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