È iniziato il semestre di presidenza portoghese dell’Unione Europea. Il ministro turco Cavusoglu si è recato in visita ufficiale in Portogallo, poi visiterà anche la Spagna. L’argomento principale in agenda per l’Unione Europea è quello dei migranti che premono ai confini d’Europa dalle altre sponde del Mediterraneo e lungo la rotta balcanica, per la Turchia è l’egemonia sul Mediterraneo orientale. Come arma di pressione nei confronti di Ankara l’Unione Europea dal giorno 8 gennaio 2021 applica dazi ai laminati di ferro e all’acciaio provenienti dalla Turchia. Nel frattempo però la Siemens tedesca e la ENKA turca hanno costituito una partnership per costruire due centrali elettriche nuove in Libia: una a Misurata e una a Tripoli, città che fino a un paio di anni fa erano nella sfera di influenza economica italiana, in particolare dell’ENI. La Germania sta scalzando l’Italia grazie a questo accordo con la Turchia. Che cosa avrà in cambio l’Italia all’interno dell’UE? Sostegno per qualche altro progetto? Stiamo con gli occhi aperti e cerchiamo di capirlo.
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