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In questa tabella di Geopolitical Futures (17 giugno 2022, Cycles of Turmoil) sono elencati i capi di tutti i paesi arabi negli ultimi 100 anni, con accanto il simbolo che ne indica la sorte: soltanto cinque ebbero una morte naturale e non subirono la violenza di cittadini in rivolta. Il colore del simbolo accanto ad ogni nome è uguale al colore del loro paese nella mappa sottostante.
La leadership nei paesi arabi è spesso un calice avvelenato. Violenza e sconvolgimento sono stati i segni distintivi della transizione politica in Medio Oriente e Nord Africa nell’era moderna, ma non soltanto: la ribellione violenta ha una lunghissima storia nel mondo arabo.
Tribalismo e instabilità soffocano lo sviluppo politico della regione. L’imposizione di stati-nazione centralizzati da parte delle potenze coloniali dopo la Prima guerra mondiale non ebbe quasi rilevanza per le realtà culturali e sociali della regione. L’incapacità di prendere piede degli stati-nazione postcoloniali ha ostacolato l’emergere di una cultura politica stabile, perciò le transizioni difficili e violente hanno continuato a essere la norma, le forze armate continuano a costituire sia la base sia il bastione della forza politica. L’incapacità di superare le radici tribali e stabilire un forte senso di identità nazionale garantisce che questo ciclo di turbolenze continui. I colpi di stato e le rivolte in Sudan e Algeria ne sono soltanto le manifestazioni più recenti.
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