Secondo George Friedman (The War su Geopolitical Futures del 13 settembre 2022) l’attuale avanzata degli Ucraini nei territori occupati dai Russi la scorsa primavera è segno del fallimento dell’intelligence russa e di una strategia poco sviluppata, ma non determina il risultato finale della guerra. I Russi sapevano che gli Stati Uniti avrebbero schierato armi a sostegno dell’Ucraina, ma credevano che il dispiegamento avrebbe richiesto tempo, quindi invasero l’Ucraina puntando a una guerra breve. Invece gli Ucraini sono stati armati con una straordinaria gamma di armi all’avanguardia, consegnate molto velocemente e rimpiazzate costantemente.
La guerra non è finita e l’Ucraina non ha vinto, sebbene i recenti progressi siano significativi. La sconfitta definitiva dei Russi è molto improbabile. Putin non può permettersi di perdere questa guerra, né i tanti altri che hanno contribuito a pianificarla. I Russi potrebbero contare su un inverno molto freddo in Europa, che porti alla capitolazione europea, ma in questa fase della guerra il sostegno europeo conta poco, perché gli Stati Uniti e l’Ucraina non smetteranno di combattere. Né può cessare di combattere la Russia. Putin non può far tornare l’esercito entro i confini russi con nient’altro da mostrare al popolo che soldati morti. Né gli Ucraini cederanno parte del loro paese per negoziato, senza combattere fino all’ultimo. Una parte deve sconfiggere l’altra. Nessuna delle parti può permettersi il costo del fallimento.
Il vantaggio russo è il numero. Ci sono rapporti credibili, da più fronti, di un gran numero di truppe russe che si addestrano nell’Estremo Oriente russo. I Russi devono scegliere se attaccare con una forza schiacciante o perdere la guerra. Sceglieranno l’attacco con un fiume inarrestabile di combattenti, che gli Ucraini non potranno colpire (con le armi americane) finché sono in territorio russo, per non rischiare una guerra molto più ampia, che nessuno vuole.
Finché Putin sarà presidente, sarà fatto ogni sforzo per vincere, perché non può permettersi niente di meno della vittoria. Prima o poi vedremo una controffensiva russa con decine di migliaia di nuove truppe, e con un enorme numero di morti.
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