Gas e petrolio in Libia: più cooperazione o più competizione?

12/11/2022

ll primo novembre 2022 Farhat Bengdara, presidente della Libyan National Oil Corporation (NOC), ha dichiarato alla CNBC Asia che NOC sta studiando la fattibilità di un gasdotto sottomarino verso la Grecia, parallelo a quello verso l'Italia. Ha anche affermato che NOC sta valutando di costruire un gasdotto per la città egiziana di Damietta, che ospita uno dei due terminali di esportazione di GNL dell'Egitto. I gasdotti fra la Libia e la Grecia o l’Egitto aumenterebbero l'accesso dei fornitori regionali al mercato europeo, ma è improbabile che possano venir costruiti senza un'ampia riconciliazione politica tra le fazioni interne libiche, che non appare vicina.

Bengdara ha suggerito che la Libia potrebbe anche entrare nell'Eastern Mediterranean Gas Forum, organismo con sede in Egitto che promuove lo sviluppo delle infrastrutture del gas del Mediterraneo orientale. In una conferenza ad Abu Dhabi Bengdara aveva già annunciato che NOC ha firmato un accordo da 8 miliardi di dollari con l'ENI per sviluppare un giacimento di gas nella Libia occidentale, nonché un accordo separato sia con ENI sia con BP (British Petroleum) per sviluppare un giacimento offshore nel Mediterraneo. (Nell’immagine in testata appare l’impianto petrolchimico di Mellita, che è una joint venture fra l’ENI e il NOC).

Con le dichiarazioni di Bengdara la NOC prende le distanze dall'accordo marittimo tra la Turchia e il Governo di unità nazionale (GNU) libico, con sede a Tripoli, riconosciuto a livello internazionale, che estende le pretese turche sulle acque de Mediterraneo fino ai confini delle acque libiche, a spese di Egitto e Grecia. La Turchia e il governo di Tripoli hanno anche firmato un accordo che consente alla Turchia di esplorare le riserve di petrolio e gas offshore nelle acque libiche. Ma l’attività di esplorazione che la Turchia svolge al largo delle coste libiche è probabilmente più motivata dal desiderio di dimostrare la legittimità del suo accordo marittimo con lo GNU che dalla speranza di sviluppare davvero eventuali giacimenti.

L’Eastern Mediterranean Gas Forum fu creato da Cipro, Egitto, Grecia ed Emirati Arabi Uniti proprio per respingere le rivendicazioni marittime della Turchia e promuovere lo sviluppo di propri progetti di gas naturale. Ma un gasdotto diretto Libia-Grecia potrebbe essere auspicabile perché evita le difficoltà politiche associate ad un eventuale gasdotto dall'Egitto alla Grecia, che costerebbe più di 6 miliardi di dollari e potrebbe non essere redditizio. 

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.