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Il governo federale dell'Iraq vuole dispiegare brigate militari al confine del Kurdistan iracheno con l'Iran, secondo una dichiarazione di Sagvan Sindi, vicepresidente della commissione parlamentare per la sicurezza e la difesa dell'Iraq. Il 29 novembre il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani avrebbe incontrato il presidente iraniano Ebrahim Raisi e gli avrebbe promesso di impedire che il territorio del Kurdistan iracheno venga utilizzato per attività contro l'Iran.
La mossa può anche essere mirata a scoraggiare l’inasprimento dell'attività militare iraniana contro i gruppi di opposizione curda che operano in suolo iracheno, pur preservando i rapporti economici con l’Iran. Infatti l'Iran ha attaccato almeno quattro volte negli ultimi mesi le basi utilizzate dai gruppi di opposizione curda nel Kurdistan iracheno nord-orientale. L'Iran incolpa i gruppi separatisti curdi in Iran e Iraq di essere gli iniziatori ed i principali promotori dei disordini interni in Iran a partire dal 16 settembre, quando una donna curda iraniana, accusata di contrabbando di armi dal Kurdistan, è stata uccisa mentre era in custodia di polizia.
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