Quindici anni fa Susanna Raweh iniziava a portare nelle scuole del torinese la sua testimonianza personale di sopravvissuta nei campi nazisti, con il nostro contributo organizzativo. Attraverso gli anni la Fondazione avrebbe promosso moltissimi incontri tra gli studenti e altri testimoni della Memoria (Aldo Liscia, Massimo Foa e poi suo figlio Guido) incontrando in questo percorso tanti docenti e studenti impegnati a fondo nella comprensione della storia e nella trasmissione della memoria.
Oggi su sollecitazione di Susanna sentiamo il bisogno di riflettere insieme sui risultati di questo lavoro e ci chiediamo: quali sono le forme di trasmissione della memoria che più coinvolgono gli studenti e fanno diventare la storia della Shoah fonte di esperienza viva che forgia i comportamenti personali e collettivi? Quali percorsi e strumenti didattici vi paiono più utili perché la storia diventi lievito di vita per i bambini e per gli adolescenti?
Queste domande le poniamo a voi docenti, che avete esperienza e conoscenza. Vorremmo che narraste la vostra esperienza personale, possibilmente anche quella di alcuni vostri ex studenti, e ne discuteste con i colleghi e con noi. Per questo vi invitiamo a un incontro domenica 24 febbraio, dalle 9.30 alle 12.30, presso la sede della Fondazione CdF (via Pietro Micca, 15 Torino).
Potrete fare una presentazione organizzata della vostra esperienza avvisandoci entro il 10 dicembre, oppure venire semplicemente a porre domande e aggiungere la vostra voce alla discussione di gruppo, che verrà coordinata dal prof. Alberto Cavaglion.
Sappiamo già che avremo la presentazione di almeno una esperienza didattica di eccellenza per ogni grado di scuola: elementari, medie e superiori. Speriamo che potranno essere presenti Susanna Raweh, Guido Foa e Aldo Liscia, questa volta in veste di uditori, non di testimoni.
Faremo un breve intervallo a metà mattinata, in cui saranno disponibili bibite e stuzzichini.
Se intendete partecipare e/o volete ulteriori informazioni e aggiornamenti, cliccate sul pulsante “Mi interessa”. Vi aspettiamo!
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