Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato che dal prossimo anno le scuole statali inizieranno a insegnare la storia della Shoah, per la prima volta non soltanto negli Emirati ma nell’intero mondo arabo islamico. La decisione potrà forse contribuire a migliorare i rapporti fra ebrei e musulmani nella regione, ma soprattutto introdurrà per la prima volta la discussione sui diritti umani nelle scuole. Diverrà necessario e ‘normale’ parlare di diritti umani, per raccontare che cosa è stata la Shoah. Sarà necessario far riflettere gli studenti sui meccanismi sociali, ideologici e politici che possono portare le società umane, pur se culturalmente e tecnologicamente avanzate, al genocidio.
I dettagli del curriculum che le scuole degli Emirati Arabi Uniti inizieranno a insegnare non sono ancora stati chiariti, ma è probabile che segua le orme del curriculum delle scuole internazionali di matrice occidentale.
Gli Emirati Arabi Uniti sono leader nell'istruzione internazionale: Dubai ha il maggior numero di scuole internazionali di qualsiasi città al mondo (333), l’intero paese ha un totale di 725 scuole internazionali che istruiscono quasi 700000 studenti su una popolazione totale di circa 9,3 milioni di persone. La grande maggioranza di questi studenti sono immigrati, per lo più da India, Pakistan, Egitto, Libano e Giordania. Molti dei bambini e dei giovani adulti che frequentano le scuole degli Emirati provengono dunque da contesti nazionali in cui la Shoah non viene insegnata o addirittura viene negata e il percorso educativo sorvola del tutto sul concetto occidentale di diritti umani. Studiando negli Emirati Arabi Uniti, questi studenti saranno esposti in tutta normalità a discussioni aperte su temi antiautoritari e antirazzisti. Negli anni questo potrà avere un impatto significativo sulla mentalità della futura classe dirigente.
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