18 marzo 2023
Brevi, ma dense

18/03/2023

Soros sul riscaldamento climatico

In un editoriale del 17 marzo per Project Syndicate George Soros parla di riscaldamento globale e di come potrebbe finire la guerra in Ucraina. La parte più interessante riguarda il clima. Di seguito riassumiamo il contenuto dell’editoriale.

Il sistema climatico globale dipende in gran parte da ciò che accade all’interno del circolo polare artico. Il sistema climatico del circolo polare artico fino ad alcuni decenni fa era separato da quello globale: i venti freddi soffiavano in una prevedibile direzione antioraria. Ora, probabilmente a causa di interferenze umane, la separazione tra sistema artico e sistema climatico globale è venuta meno. L’aria fredda fuoriesce dal circolo polare artico ed è sostituita dall’aria calda che proviene da sud. Perciò il circolo polare artico si è riscaldato quattro volte più velocemente del resto del mondo negli ultimi quarant’anni e il tasso di riscaldamento sta accelerando pericolosamente, intensificando le preoccupazioni sulla velocità di scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia.

Gli scienziati hanno fatto passi avanti nella comprensione del processo di riscaldamento. Ora possono dimostrare che il rilascio di metano, gas serra molto più potente e pericoloso dell'anidride carbonica, è molto maggiore di quanto possa essere spiegato dalle fonti di emissioni associate all'attività umana. Questo implica l'esistenza di altre fonti, ad esempio l'aumento delle emissioni di metano per il riscaldamento del permafrost in Siberia e Groenlandia.

Molti scienziati ritengono che sarebbe opportuno dichiarare un'emergenza climatica. Sir David King, capo consigliere scientifico del governo britannico sotto Gordon Brown e attualmente capo del Climate Crisis Advisory Group, ha affermato il mese scorso che dobbiamo "ridurre rapidamente le emissioni e rimuovere i gas serra in eccesso, ma, cosa più importante e urgente, ricongelare l'Artico." Programma impegnativo!

 

 

                                                                                                                      ******

 

 

Proposta di riforma del mercato elettrico

ll 14 marzo la Commissione europea ha presentato la sua proposta per la riforma del mercato elettrico. Il piano della commissione mira ad aumentare la competitività delle energie rinnovabili nei confronti del gas, nonché a incentivare l'uso di contratti privati a lungo termine tra produttori e consumatori per proteggere questi ultimi da forti impennate dei prezzi. Cerca inoltre di incoraggiare lo sviluppo di soluzioni innovative nei sistemi di stoccaggio dell'energia e nei meccanismi che aiuterebbero a tamponare l’aumento di richiesta con fonti energetiche rinnovabili locali e flessibili, anziché aumentare la produzione con combustibili fossili. La riforma propone di istituire hub virtuali regionali per la negoziazione con più trasparenza i contratti a termine e garantire la trasmissione transfrontaliera di energia elettrica. Infine, la proposta rafforza il ruolo delle autorità europee di regolamentazione nel proteggere i consumatori da manipolazioni del mercato.

I paesi dell'UE e il Parlamento europeo dovranno approvare le riforme proposte prima che possano entrare in vigore, facendo presagire negoziati che probabilmente dureranno diversi mesi.